Domani alle 17 nella Acclavio di Taranto alcuni dei protagonisti ricostruiscono la scandalosa vicenda dell’Ilva, 26 anni dopo
Domani 14 ottobre si terrà nella sala Agorà della biblioteca civica Acclavio di Taranto (piazzale Bestat), ore 17, “Taranto, la storia oltre il cinema. Palazzina Laf”, un incontro dedicato alla scandalosa vicenda dei lavoratori Ilva confinati nel 1998 in un edificio del centro siderurgico di Taranto. La storia raccontata nel film Palazzina Laf dal regista Michele Riondino ha avuto strascichi drammatici nella vita reale delle persone coinvolte. L’incontro di domani ha appunto l’obiettivo di andare “oltre il cinema” facendo conoscere alcuni dei veri protagonisti di quella vicenda, conclusasi giudiziariamente nel 2006, in Cassazione, con undici condanne per violenza privata.
Sarà presente Alessio Coccioli, il magistrato che all’epoca condusse l’inchiesta giudiziaria con il procuratore aggiunto Franco Sebastio, scomparso a gennaio dell’anno scorso. Coccioli è attualmente procuratore a Matera. Con lui ci saranno due ex lavoratori confinati nella Laf, Claudio Virtù e Giuseppe Palma. Virtù ha scritto nel 2001 il libro Palazzina Laf. Mobbing: la violenza del padrone, ripubblicato recentemente (potete leggerlo gratuitamente andando in coda a questo articolo). A questo libro il regista Riondino ha attinto per il suo film. Domani sarà in biblioteca Carlo Vulpio, inviato del Corriere della Sera, che nel 2009 dedicò il libro La città delle nuvole a Taranto, al suo dramma ambientale e umano. Della palazzina Laf scrisse: “Dimostra che come non c’è mai limite all’inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra, così non c’è limite all’inquinamento delle coscienze e allo scempio della mente delle persone”.
Ci sarà anche la testimonianza di Marisa Lieti, la psichiatra che seguì i lavoratori e denunciò pubblicamente la condizione dei lavoratori confinati. Sergio Tersigni leggerà alcuni brani legati alla vicenda, ricordando Franco Sebastio, il procuratore della Repubblica e visse con partecipazione e amarezza la vicenda, riversandola in una appassionata requisitoria. L’incontro sarà coordinato dal giornalista Tonio Attino (che lo ha promosso insieme a Vincenzo Di Renna, docente del liceo artistico “Calò”), coadiuvato dalla studentessa Francesca Maggi.
Il giorno dopo il compleanno
dell’ex procuratore Franco Sebastio
E’ un caso curioso, ma l’appuntamento di domani in biblioteca arriva il giorno dopo il compleanno di Franco Sebastio, il procuratore che seguì appassionatamente, con il collega Alessio Coccioli, le vicende della Palazzina Laf. Il procuratore non nascose che quella fu l’esperienza più toccante della sua vita di magistrato. La requisitoria fu seguita dalla moglie e dai suoi due figli. Era un giorno speciale, straordinario e Sebastio pensava che la sua carriera sarebbe finita da procuratore aggiunto, e con quella requisitoria. Meditava di lasciare la magistratura. Poi divenne invece procuratore capo a Taranto, la sua città, e nel 2012 coordinò l’inchiesta Ambiente Svenduto sul disastro ambientale. Sebastio, scomparso nel gennaio del 2023, avrebbe compiuto oggi 82 anni. In biblioteca, domani, in qualche modo, ci sarà anche lui.
I protagonisti in biblioteca
Alessio Coccioli, procuratore capo a Matera. In magistratura dal 1996, è stato sostituto procuratore a Taranto negli in anni in cui venne aperta l’inchiesta giudiziaria sulla Palazzina Laf dell’Ilva. Successivamente ha lavorato come sostituto nella Direzione distrettuale antimafia a Lecce, dal 2018 come procuratore aggiunto a Bari. Da aprile di quest’anno è capo della procura a Matera.
Carlo Vulpio, giornalista del Corriere della Sera, inviato in Italia e all’estero, nel 2009 autore di La città delle nuvole. Viaggio nel territorio più inquinato d’Europa, libro-inchiesta su Taranto. E’ autore tra gli altri del libro Il genio infelice, sulla vita di Antonio Ligabue, e Il sogno di Achille, il romanzo di Gigi Riva.
Claudio Virtù e Giuseppe Palma, ex dipendenti dell’Ilva, hanno condiviso la drammatica esperienza da confinati nella Palazzina Laf del centro siderurgico di Taranto. Prima di essere trasferiti lavoravano nel centro elaborazione dati.


Marisa Lieti, psichiatra, è stata responsabile del centro di salute mentale dell’Asl di Taranto dopo avere lavorato nell’ospedale psichiatrico di Collegno (Torino). Ha curato i lavoratori confinati nella Palazzina Laf.
ONLINE GRATUITAMENTE
IL LIBRO DI VIRTU’
Chi volesse leggere Palazzina Laf, il libro scritto da Claudio Virtù nel 2001 e ripubblicato recentemente, può cliccare sul link qui sotto. L’autore lo mette a disposizione di chi volesse conoscere la storia dei lavoratori della Laf.
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