L’intelligenza artificiale del signor Meta scivola sull’ora di ieri a quest’ora

di TONIO ATTINO

Molti anni fa c’era la spiritosa abitudine, almeno dalle mie parti, di rispondere, a chi chiedeva l’ora: “È l’ora di ieri a quest’ora“. Ci ho pensato stamattina mentre guardavo i messaggi su WhatsApp e mi è caduto lo sguardo sul nuovo servizio di intelligenza artificiale, attivabile cliccando sul bottoncino rotondo, cioè sul logo di Meta Ai, una nuova funzionalità introdotta da Meta, la società di Mark Zuckerberg (foto in alto) che detiene la proprietà del servizio di messaggistica (ma anche di Facebook e Instagram).

Ho allora cliccato, per fare al signor Meta una domanda sull’ora legale appena entrata in vigore, lancette in avanti di sessanta minuti. “Che ora sarà domani a quest’ ora?”. Il signor Meta ha risposto: “Domani, alla stessa ora, sarà un’ora in più”. Gli ho fatto notare: “Credo che tu stia un’ora indietro”. Il signor Meta ci ha pensato su un attimo rispondendo: “Mi scuso! Hai ragione, sono un’ora indietro. Quindi, domani alla stessa ora, sarà la stessa ora. Grazie per la correzione!”. Bene, mi sono tolto una piccola soddisfazione con l’intelligenza artificiale il 30 di marzo 2025. Ora posso andare a chiacchierare con la gatta.

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