
Ridendogli dietro come fosse un venditore di fumo e non uno dei migliori medici e ricercatori italiani, Gerry Scotti e la sua collega presentatrice Michelle Hunziker hanno tentato qualche giorno fa, durante una puntata di Striscia la notizia (Canale 5, 18 marzo), di ridicolizzare il professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli. Originario della provincia di Benevento, Ascierto è uno scienziato stimato nel mondo e in questo periodo è finito sui giornali dopo che l’Aifa, agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato uno studio che ha l’obiettivo di valutare l’efficacia e la sicurezza del tocilizumab, un immunosoppressore usato per l’artrite reumatoide e utilizzato a Napoli nel trattamento della polmonite causata dal nuovo coronavirus sui pazienti affetti da Covid19.
Partecipando alla trasmissione Carta Bianca di RaiTre, Ascierto ha risposto alle domande di Bianca Berlinguer ottenendo in diretta il rimprovero un po’ altezzoso di un suo collega, il prof. Massimo Galli, infettivologo e primario dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui Ascierto si è sostanzialmente appropriato di un protocollo terapeutico già utilizzato altrove. “Non facciamoci sempre riconoscere…” gli ha detto come parlasse a un ragazzino. Ascierto non se l’aspettava. Il giorno dopo ha spiegato di non volere vantare primogeniture e che avrebbe volentieri collaborato con chiunque avesse messo a disposizione della comunità scientifica il proprio lavoro nell’interesse degli ammalati. “Non ci risulta che qualcuno lo stesse facendo in contemporanea e saperlo ci avrebbe peraltro aiutato. In questa fase, non è importante il primato”.

Striscia la notizia ha mandato in onda un brano della trasmissione commentandolo. “Il professore gli ha dato una bella lezione” ha detto Gerry Scotti. Michelle Hunziker – nel ruolo solito della sorridente – sorrideva.
L’abitudine di aggredire in modo indiscriminato con un piglio pseudo moralizzatore è sempre più diffusa e nascondere qualunque offesa o insolenza dietro la satira di cui spesso non si vede traccia fa parte di una tecnica giustiziera apprezzata da un largo pubblico sempre alla caccia di un colpevole, mai desideroso di un ragionamento. E’ la logica dei social, in cui l’invettiva alimenta dibattiti deliranti al di fuori dalla realtà. In questa vicenda non fa scalpore il fatto che Striscia la notizia, una trasmissione nata oltre trent’anni fa, continui a riciclare le stesse battute, le stesse gag e gli stessi banali giochi di parole fidando su un pubblico che ci sta, ma un presentatore solitamente garbato come Scotti che ha sfoggiato una figuraccia alla quale ha tentato di riparare maldestramente un paio di giorni dopo, facendo due volte la figura del pollo. Parlando a Radio Kiss Kiss (non a Striscia la notizia), Scotti ha preso le distanze dalla sua performance e dalla querela poi puntualmente annunciata da Ascierto e dall’istituto Pascale e ha detto soavemente di avere semplicemente letto un testo scritto dagli autori, come se un presentatore di successo come lui sia tenuto a leggere qualunque cosa gli mettano davanti. Avrebbe potuto dire anche “viva Hitler” se glielo avessero scritto? Se l’epidemia del Covid19 cambierà davvero l’Italia, un giorno, come si favoleggia in questo periodo triste, lo vedremo. Oggi, purtroppo, è la stessa di sempre. La tv, è peggio.