“Volevo essere un gatto”. Invece fu soltanto Brassens

Oggi 17 febbraio è la festa del gatto. La celebriamo con questo articolo di Alberto Patrucco, comico raffinato e musicista, estimatore e studioso di Georges Brassens, grande cantautore francese, il quale si circondava di gatti dicendo semplicemente “ne ho bisogno”. Scomparso nel 1981, Brassens è considerato nel mondo un maestro della canzone d’autore. Ringrazio Alberto per questo suo intervento.

di ALBERTO PATRUCCO

Georges Brassens uno degli indiscussi padri della canzone d’autore che, palesemente o velatamente, ha dato a moltissimi interpreti la possibilità di dire “lei non sa chi suono io”, ha spesso espresso in prosa e musica il suo amore per i gatti, tanto da averne adottati non so quanti. E tutti insieme. 

Al di là di trovare nel domestico felino parecchie corrispondenze con il suo individualismo e il suo desiderio di indipendenza, li preferiva, per esempio, ai cani in quanto – diceva – “non esistono i gatti poliziotto”. Geniale. 

Nel tempo, il padre della canzone d’autore ha confessato in più occasioni amore e riconoscenza verso i gatti. “Nella mia vita ho bisogno dei gatti – diceva – ho un grande rispetto per gli animali, sarà anche per questo che non vado a caccia né a pesca”. 

Per tornare al suo carattere anarchico, Georges aggiungeva. “Probabilmente amo i gatti perché sono molto indipendenti. Rispetto, infatti, la loro indipendenza: li accarezzo solo quando mostrano di gradirlo, non gli metto addosso niente, non li chiudo in una gabbia. Li guardo vivere”. 

Penso non ci siano dichiarazioni d’amore più belle verso i gatti. Per non parlare di frasi, concetti rilasciati qua e là dal Maestro nelle diverse interviste. Ai giornalisti che andavano a trovarlo, non poteva scappare un elemento così evidente. Vedendolo circondato da questi esseri a quattro zampe che riempivano il suo studio e le sue giornate, non potevano mancare domande sulla convivenza e il suo affetto per i felini. 

Così mi è capitato di leggere qua e là risposte o frasi del tipo: “Nella mia vita ho bisogno dei gatti”; “mi sarebbe piaciuto essere un gatto”; “mi piace che un gatto venga verso di me e mi piace pure che si allontani da me. Mi piace molto che arrivi quando lo chiamo e pure che non arrivi quando lo chiamo”. A proposito, fra la miriade di felini, aveva – è il caso di dire – un occhio particolare per uno dei suoi gatti: un tipo tanto strabico quanto adorabile (foto in alto). Ecco chi era Brassens, un uomo amabile, rispettoso e, permettetemi, unico.

Chi è Alberto Patrucco

Nato nel 1957 a Carate Brianza (Monza), Alberto Patrucco è attore, comico, autore, musicista. E’ noto anche per aver partecipato a trasmissioni televisive come Zelig e Colorado Cafè, Maurizio Costanzo Show e Facciamo cabaret, Ballarò e Funari News. Ha scritto i libri “Tempi Bastardi”, “Vedo Buio!”, “Necrologica” e “AbBRASSENS”. Ha prodotto CD dedicati all’opera di Georges Brassens: “Chi non la pensa come noi” e “Segni (e) particolari”.

Il suo ultimo libro dedicato a Brassens

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...